Come saremo nel nuovo mondo?

In un’intervista rilasciata recentemente a Vogue, l’amministratrice delegata della società di previsioni di tendenza Wgsn, Carla Buzasi, ha raccontato brevemente come sarà la nul nova società nella quale ci troveremo a vivere da ora in avanti.

Stiamo imparando ad avere maggiori attenzioni e riguardi verso noi stessi e verso gli altri, la quarantena ha evidenziato aspetti di un mondo che era già in rapido cambiamento, accelerandone il processo. La mancanza di fiducia nelle istituzioni, ha prodotto germogli di insofferenza nei confronti delle loro palesi incapacità di comprensione dei problemi reali del pianeta. Da questi germogli sono nate giovani personalità attiviste, sbocciate spontaneamente, proprio come fanno certi alberi da frutto, che per anni rimangono improduttivi e poi improvvisamente una primavera fiori e frutti s’impongono sulla sterilità passata. Hanno scansato i potenti, investendosi di doveri e responsabilità nei confronti dell’urgente necessità di vivere in un mondo migliore e alla portata di tutti. Figure importanti, come quella di Greta Thumberg, che affronta le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici o quella di Malala Yousafzai, la giovane attivista pakistana che si batte per i diritti civili e il diritto all’istruzione dei bambini di tutto il mondo, alla quale è stato conferito a soli 17 anni, il Premio Nobel per la Pace.

Il nuovo mondo sarà costruito da persone, cittadini comuni, che non aspettano e non si aspettano l’iniziativa delle istituzioni, ma mettono in atto strategie individuali per il proprio futuro e quello della collettività.

Consapevolezza e iniziativa, questo sarà l’atteggiamento, che in maniera sempre più diffusa, apparterrà a ciascuno di noi. Il mondo sta per ripartire, le regole di questa nuova realtà ci sono state insegnate, ora applicarle spetta a noi, singoli individui su quasi 8 miliardi di altri singoli individui come noi.

Al centro del nostro prossimo futuro, quindi, ci siamo noi, tutto ciò che riguarda la cura e il benessere della persona e dell’ambiente, considerando ogni sfaccettatura: cura del corpo, della salute fisica e mentale, dei propri diritti, dei propri desideri, dell’anima, degli altri esseri viventi, del pianeta.

Con questo, anche il settore della moda, come annuncia Carla Buzasi, che già stava seguendo la direzione del cambiamento, subirà un’ulteriore accelerazione sulla strada della consapevolezza, della sostenibilità e della qualità a scapito della quantità.

Come pochi giorni fa ha tenuto a sottolineare Armani, la moda non può essere lampo. Infatti, quella dello stilista è un’idea di eleganza senza tempo, che non sia sottoposta continuamente a modifiche dettate da scelte commerciali. Acquisire maggiore consapevolezza di se stessi, significherà anche non essere più influenzabili, conoscere il proprio stile e averne sicurezza, per esempio, senza aspettare che siano le mode del momento a dettare legge. Compreremo capi che ameremo indossare anche tra un anno, che dureranno nel tempo e che avranno cura della nostra salute e di quella del nostro meraviglioso pianeta.

Il futuro è nelle nostre mani, ora, possiamo disegnarlo con le più bizzarre e assurde forme, colorarlo con tinte e sfumature che non conoscono moda e comporlo, abbinarlo, nella maniera più stravagante e originale che ci viene in mente. Ognuno si sentirà libero di scegliere e sarà consapevole di chi vorrà essere nel nuovo mondo.

Jennifer Campanini